Cecchi Paone si vanta di essere massone. Il GOI lo vuole sospendere

IL GRAN MAESTRO DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA, STEFANO BISI, “NON HA NASCOSTO LA SUA IRA CHIAMANDO A FARE IL LORO DOVERE GLI ORGANI INTERNI, SOSPENDENDO IL MASSONE CHIACCHIERONE CHE HA PARLATO DEL SUO GREMBIULINO RAPPRESENTANDO IL GRANDE ORIENTE D’ITALIA NEL MONDO PROFANO, COME FOSSE LUI IL GRAN MAESTRO”

Di Angelica La Rosa

Di essere massone “me ne vanto. Ho anche assunto responsabilità crescenti. Sia chiaro: quando parlo di massoneria mi riferisco a quella riconosciuta; non c’entrano le pseudo-massonerie, quelle deviate e tutto il resto”.

A dirlo è il noto, onnipresente (perché è massone?), commentatore televisivo Alessandro Cecchi Paone, intervista su FQ MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez da qualche giorno in edicola con inchieste e approfondimenti sul tema della massoneria.

”Sono maestro del terzo e ultimo grado della massoneria azzurra, quella generalista. Il massimo. Aggiungo che sono pure maestro architetto di un rito di perfezionamento, quello simbolico italiano”, ha aggiunto Cecchi Paone, “i miei antenati ottocenteschi sono stati garibaldini e mazziniani. Io non ho potuto sottrarmi. D’altra parte la massoneria è da tempo un luogo di incontro della classe borghese democratica”.

Secondo Cecchi Paone, “una volta la massoneria istituzionale si rifletteva nell’adesione a quattro partiti: repubblicano, il mio, liberale, radicale o socialista, nella componente non marxista. Oggi si riflette nei partiti che hanno raccolto quelle eredità. Ebbene, la mia famiglia è sempre stata liberale e repubblicana”.

Il giornalista ha spiegato di essere rientrato nel Grande Oriente d’Italia nel 2005, “dopo che nel 1999 era diventato Gran Maestro un repubblicano, Gustavo Raffi: su indicazione delle massonerie regolari del mondo, aveva riportato l’ordine, espellendo i piduisti. Quando sono arrivato, qualcuno difendeva ancora Gelli. Ma Raffi, in carica fino al 2014, ha fatto pulizia”.

Come scrive il Fatto Quotidiano, il parlare di massoneria ai quattro venti da parte di Alessandro Cecchi Paone (iscritto alla Loggia 844 ‘Cinque Giornate’ di Milano, una delle 35 logge milanesi e delle 75 in Lombardia) non è piaciuto al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi che “non ha nascosto la sua ira chiamando a fare il loro dovere gli organi interni, sospendendo il massone chiacchierone che ha parlato del suo grembiulino rappresentando il Grande Oriente d’Italia nel mondo profano, come fosse lui il Gran Maestro”.

 

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