La vera “ripartenza”? Dalle iniziative economiche e sociali radicate sul territorio: il caso Lecco

di Vincenzo Silvestrelli

COSTRUIRE PROGETTI DI WELFARE DI COMUNITÀ COINVOLGENDO AZIENDE, ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, COMUNI, SCUOLE E CITTADINI È UNA BUONA PRATICA CHE, DALL’ESPERIENZA DI LECCO, PUÒ ESSERE REPLICATA IN MOLTI ALTRI TERRITORI

Il territorio della provincia di Lecco ha una lunga tradizione di iniziative volte alla promozione e costruzione dello spirito di comunità. Fra le altre merita di essere segnalata la Fondazione Comunitaria del Lecchese onlus, che al 1999 persegue lo scopo di valorizzare le bellezze naturali e culturali locali e di sostenere le iniziative di rilevanza sociale. La Fondazione, sostenuta dalla Fondazione Cariplo, raccoglie donazioni ed eredità che vengono utilizzati per lo sviluppo del territorio.

È anche partner del progetto Valoriamo, che mira tra l’altro a promuovere opportunità di lavoro per i soggetti più deboli. Occupandosi delle persone disoccupate e cercando di costruire con loro delle opportunità lavorative, il progetto intende incrementare le risorse a disposizione del territorio attraverso il marketing sociale e le campagne di raccolta fondi.

Valoriamo favorisce inoltre la diffusione di pratiche di welfare aziendale fra le aziende del territorio che contribuiscono alla creazione di servizi e risorse aggiuntive che sono messe a disposizione della comunità.

Il progetto coinvolge in definitiva quelle imprese che meritoriamente investono nella responsabilità sociale, ed il terzo settore che collabora attraverso la progettazione e l’erogazione di servizi di welfare. Aderendo a Valoriamo, le aziende contribuiscono ad incentivare l’acquisto di servizi e beni del territorio, tramite una piattaforma di offerta di welfare locale, e soprattutto scelgono di sostenere un Fondo dedicato all’incremento delle risorse economiche a favore delle politiche di inclusione lavorativa. Il progetto, che accompagna questi nuclei in temporanea difficoltà e ad alto rischio di cronicizzazione in percorsi personalizzati di orientamento e inserimento al lavoro, si avvale di una rete di esperti che operano nel campo dell’innovazione sociale, facilitando in particolare la creazione di un welfare generativo a partire da quello aziendale.

Una collaborazione che dà vita in certo senso ad un “modello Valoriamo“, che speriamo possa in futuro essere studiato ed eventualmente replicato in altre condizioni, è quella della società TreCuori che, attraverso una piattaforma e iniziative di marketing sociale, sostiene la diffusione di servizi di welfare e attività economiche locali come i negozi di vicinato. Una delle particolarità davvero originali di questa iniziativa è quella di aver creato persino una “moneta complementare”.

In definitiva, in questa situazione italiana di assistenzialismo e di sempre nuovi bonus statali, il progetto Valoriamo propone un’alternativa virtuosa che aspetterebbe di essere valorizzata da un Governo nazionale che, invece, al momento sta chiedendo ai suoi partner solo una collaborazione nell’erogare i buoni spesa previsti durante la pandemia e l’attuale post-pandemia, favorendo la allocazione delle spese nel territorio e facilitandone la gestione ai comuni. Ci aspetteremmo di più per rendere effettiva la ripartenza del Paese a cominciare dal rilancio delle imprese e delle iniziative associative economiche radicate nel territorio italiano.

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