Votare il 25 settembre favorirà l’astensionismo. Perché non rinviare di qualche settimana?

di Fabrizio Verduchi*

LA SCELTA DEL 25 SETTEMBRE NON GARANTISCE AD UNA SANA E VERA DEMOCRAZIA DI ESPRIMERSI ATTRAVERSO UN CONFRONTO ELETTORALE VERAMENTE RAPPRESENTATIVO DELLE DIVERSE ANIME DEL PAESE

Come abbiamo visto nelle ultime elezioni amministrative, un cittadino su due non si è recato alle urne. Questo astensionismo significa chiaramente che metà della popolazione non si sente rappresentata dai partiti attualmente presenti in Parlamento.

Indire le elezioni a cavallo tra Luglio e Agosto significa escludere dalla competizione elettorale tutti quei partiti o movimenti, che rappresentano una larga parte del Paese, e che invece dovranno organizzarsi e raccogliere le firme necessarie per le candidature in meno di un mese, con gli italiani, che in buona parte, sono in vacanza. Dando di fatto la possibilità di candidarsi, quasi esclusivamente, a quei partiti presenti in Parlamento che non hanno bisogno di raccogliere le firme necessarie per le candidature e che come detto in precedenza rappresentano meno della metà degli italiani.

Questa scelta non garantisce ad una sana e vera democrazia di esprimersi attraverso un confronto elettorale veramente rappresentativo delle diverse anime del Paese.

Italia Cristiana, pertanto, chiede al Presidente della Repubblica, in nome della democrazia e del pluralismo, di garantire a tutti gli italiani una partecipazione attiva alle elezioni con uno slittamento della data della competizione elettorale di almeno 60 giorni.

* Presidente di Italia Cristiana

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