Attentato dinamitardo in Congo, ancora martiri cristiani

di Angelica La Rosa

L’ATTACCO È STATO EFFETTUATO DALL’ALLIED DEMOCRATIC FORCES, UN GRUPPO ARMATO UGANDESE CHE HA GIURATO FEDELTÀ ALL’ISIS

Sono diversi i cristiani morti nell’attentato dinamitardo che ha coinvolto una chiesa cristiana della Repubblica Democratica del Congo. L’attacco è avvenuto ieri, domenica 15 gennaio 2023, durante una funzione domenicale nella città orientale di Kasindi.

E’ di almeno dieci morti e 39 feriti il bilancio della bomba esplosa in un attacco attribuito ai terroristi islamici. I dettagli dell’attacco sono ancora confusi. “Sono appena tornato dalla scena, dove ho visto i corpi dei bambini a terra”, ha detto Alain Kitsa, un residente di Kasindi, descrivendo l’atmosfera nella città come tesa.

Il portavoce militare congolese Antony Mualushayi ha detto che l’atto terroristico è avvenuto in una chiesa pentecostale a Kasindi, una città al confine con l’Uganda, nella provincia del Nord Kivu. Il portavoce dell’esercito ha detto che l’attacco è stato probabilmente effettuato dalle Forze democratiche alleate (Allied Democratic Forces, ADF), un gruppo armato ugandese che ha giurato fedeltà all’ISIS. Un keniota è stato arrestato in seguito all’esplosione della bomba.

L’ADF, che è iniziato come una rivolta in Uganda ma ha sede nella Repubblica Democratica del Congo dalla fine degli anni ’90, non ha rivendicato la responsabilità dell’attentato. Kasindi si trova in una provincia dove le forze congolesi e ugandesi hanno lanciato una campagna contro l’ADF, il gruppo che ha giurato fedeltà all’ISIS a metà del 2019 ed è accusato di aver ucciso centinaia di abitanti del villaggio in frequenti raid negli ultimi due anni. Più di 120 gruppi armati vagano nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, ricca di minerali, molti sono l’eredità di guerre regionali scoppiate all’inizio del secolo.

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