La persecuzione degli scienziati nella Europa protestante

La persecuzione degli scienziati nella Europa protestante

di Pietro Licciardi

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CATTOLICI SUPERSTIZIOSI E NEMICI DELLA SCIENZA? SCHIOCCHEZZE. IL CASO KEPLERO

Ogni scusa è buona per i nemici della Chiesa per costruire attorno a tutto ciò che la coinvolge e la riguarda “leggende nere”, come quella, completamente falsa,  su Galileo, l’astronomo pisano condannato e “perseguitato” dai superstiziosi inquisitori, contrari alla scienza e alla ragione, per aver affermato che era la Terra a ruotare attorno al Sole e non viceversa.

Quello che purtroppo tanti cattolici per primi non sanno è che effettivamente ci furono brillanti scienziati realmente perseguitati da un clero bigotto e superstizioso capace di mandare al rogo chi osasse contraddire ciò che la Bibbia affermava. Solo che il clero in questione era quello protestante, e uno di questi scienziati fu Giovanni Keplero, astronomo, astrologo, matematico, cosmologo, teorico musicale, al quale di debbono le omonime leggi che regolano il moto dei pianeti.

Anche questo valente scienziato studiò l’ipotesi che fosse la Terra a ruotare attorno al Sole ma i teologi, protestanti, di Tubinga condannarono la sua scoperta, perché la Bibbia insegna, dicevano essi, che è il Sole che gira intorno alla Terra. Keplero stava già per distruggere le sue ricerche quando gli venne offerta una cattedra all’università austriaca di Gratz, dove trovò tra i suoi più entusiasti sostenitori indovinate chi? I gesuiti. E questo nonostante Keplero non nascondesse mai il suo luteranesimo.

I suoi avversari e correligionari luterani tuttavia non si diedero per vinti e continuarono a perseguitarlo in segreto e non potendo mettere le mani su di lui se la presero con l’anziana madre, che fu accusata di sortilegio e a stento poté sfuggire al rogo, dove invariabilmente finivano le donne accusate di stregoneria nella patria di Lutero, finalmente liberata dalla “superstizione” papista.

Essendo la Bibbia la sola ed unica guida della dottrina religiosa, tutto ciò che pareva allontanarsi da essa veniva aspramente perseguitato. E perseguitati erano pure gli uomini di scienza, spesso e volentieri accusati a causa dei loro studi di sortilegio e magia, al punto da bloccare per lungo tempo ogni progresso in questo campo. Non di rado le menti più brillanti trovarono asilo nei conventi e nelle università cattoliche mentre furono proprio i cattolici i primi a istituire i tribunali dell’inquisizione allo scopo di mettere un freno al fanatismo popolare e alle esecuzioni sommarie di presunti maghi e streghe.

Fin dal 1593 il cattolico Corn Loos, di Magonza, ebbe il coraggio di protestare contro la barbarie che accompagnava le accuse di sortilegio; nel 1632 fu la volta del gesuita Tanner e nel 1635 del padre Federico Spé a lottare con energia e successo contro le medesime follie, e lo fecero dinanzi ai monarchi della luterana Germania. Questo quando ancora nel 1666 Benedetto Carpzoa, di Lipsia, chiamato il legislatore della Sassonia, le cui opinioni erano di gran peso in materia di diritto canonico e criminale, e nel 1689 Giovanni Enrico Pott, celebre professore dell’università di Jena, entrambi protestanti, sostenevano con ostinazione che si dovevano perseguitare colle pene più severe non solamente il sortilegio ma anche coloro che negavano la realtà dei patti diabolici e stampavano scritti su queste materie, intitolati come questo: De nefando lamiarum cum diabolo coitu.

Del resto, il protestantismo non faceva in ciò che seguire ciecamente l’ortodossia di Lutero e degli altri suoi fondatori, i quali dicevano di aver commercio col demonio. Lutero pretendeva pure di essere stato istruito da questo avendo avuto con lui conferenze e discussioni teologiche che lo avrebbero indotto a sopprimere la messa

Pure Huldrych Zwingli, fondatore del protestantismo in Svizzera, asserì di essere stato assistito da un certo diavolo nella investigazione delle ragioni che determinarono la negazione del dogma dell’Eucaristia.

Tutto questo nel mondo “protestante”, che si era rivoltato contro la Chiesa di Roma ritenuta ricettacolo di ogni superstizione e serva di Satana.

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