Covid, cominciano a scoprirsi gli altarini

di Pietro Licciardi

PIÙ IL TEMPO PASSA PIÙ DIMENTICHIAMO, MA È PROPRIO ORA CHE LA VERITÀ EMERGE

https://www.youtube.com/watch?v=dF7uL8CpdYc

Man mano che passa il tempo, e la memoria degli italiani si affievolisce, più emergono verità sconcertanti su come è stata gestita l’emergenza Covid, mostrando come tante delle perplessità manifestate a suo tempo, anche da parte di Informazione cattolica, erano più che fondate. Ovviamente tutti tacciono. Tacciono i “giornaloni” di regime che hanno contribuito a creare il clima di panico e ad aizzare l’odio e la censura nei confronti dei dissidenti, tacciono le reti televisive di stato che hanno acriticamente diffuso le veline governative e fatto da megafono a sedicenti “esperti”, che peraltro si stanno adesso rimangiando quasi tutto.

Tra le poche eccezioni il quotidiano La Verità, che si è messo a spulciare le carte dell’inchiesta avviata dalla Procura di Bergamo scoprendo ad esempio che le trattative per l’acquisto delle dosi di vaccino sono state condotte in segreto e nonostante fosse già noto che la casa farmaceutica Pfizer avrebbe messo a disposizione i dati sul preparato solo 24 mesi dopo la conclusione del trial previsto per l’11 Dicembre 2022 – la vaccinazione è iniziata nel Dicembre 2020 – e con la clausola che non si sarebbero potuti usare in tribunale. Dunque è stato somministrato un farmaco assolutamente sperimentale e non sufficientemente testato, in aperta e palese violazione dell‘articolo 32 della Costituzione. Non solo, ma nonostante lo stesso direttore dell’Agenzia italiana del farmaco avesse espresso durissime critiche l’Aifa non si è mai espressa pubblicamente [La Verità 21 marzo 2023].

Intanto una ricerca sulle Reazioni infiammatorie autoimmuni innescate dai vaccini genetici Covid-19 nei tessuti differenziati terminali alla quale hanno lavorato ricercatori del Cnr, oncologi, biologi molecolari, tossicologi e molti altri esperti, non solo italiani, ha denunciato che Moderna e Pfizer non hanno fornito dati sulla persistenza della proteina Spike dopo la somministrazione dei vaccini a mRna, che rimanendo a lungo nell’organismo potrebbe provocare lesioni agli organi ed essere responsabile delle reazioni autoimmuni infiammatorie che causano i decessi correlati con la vaccinazione. Tornano alla mente le parole dell’ex capo della ricerca e sviluppo sui vaccini della Pfizer, Kathein Jansen: «Abbiamo pilotato l’aereo mentre lo stavamo ancora costruendo» Sempre secondo gli studiosi esiste un motivo di seria preoccupazione per ogni vaccino genetico, attuale o futuro, che induca le cellule umane a sintetizzare proteine riconosciute come estranee dall’organismo [La Verità 21 Marzo 2023].

Riguardo la gestione dell’emergenza si scopre che quando i leader della maggioranza di sinistra al governo accusavano il centrodestra di razzismo nei confronti dei cinesi e organizzavano aperitivi solidali, come quello del 27 febbraio 2020 a cui parteciparono il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti arrivato appositamente da Roma, sapevano già del pericolo potenziale rappresentato dal virus ma si guardarono bene dal mettere in quarantena chiunque giungesse dalla Cina. E infatti già a Febbraio l’Italia era il terzo paese nell’Occidente per numero di contagi [La Verità 22 Marzo 2023].

Tuttavia “contagiati” non significa “morti”. Angela Camuso nel libro La vita che ci state rubando (Castelvecchi) ricorda come il 17 Marzo 2020, quando l’Italia intera era agli arresti domiciliari da otto giorni, i morti fossero appena 2.503, ma solo lo 0,8% di questi erano persone sane, gli altri erano anziani e già malati. Ogni morte è un evento triste e doloroso ma ogni anno in Italia secondo l’Istat muoiono per la “normale” influenza stagionale dalle 7mila alle 9mila persone.

Sempre la Camuso nel suo libro ricorda che quando intervistò alcuni medici di un importante ospedale italiano per la cura delle malattie infettive questi le dissero che non servivano mascherine, che quando tre persone stavano in una stanza grande e areata bastava stare distanziati e lavarsi le mani se si toccava qualcosa. Qualche giorno dopo gli stessi medici erano in Tv con la mascherina sulla bocca. Si stavano prestando anche loro a diffondere la paura; tutti dovevano convincersi che il virus era una minaccia grave e incombente e chi manifestava quale dubbio pur legittimo era un incosciente. A che scopo?

Informazione Cattolica fu tra i pochi a manifestare la sua perplessità quando fu diffuso il numero dei decessi per Covid del 2020: 100mila, ovvero lo 0,16% della popolazione, quando ogni anno solo di infarti e malattie cardiache secondo l’Istat muore lo 0,37% degli italiani. Ma a questi 100mila si devono togliere quelli che sono morti per tutt’altre cause e risultati positivi al Covid, come rivelò l’Avvocatura dello Stato con un documento pubblicato da Il Giornale. E già che ci siamo leviamo dai 100mila anche tutti quei poveretti uccisi dal demenziale protocollo della “Tachipirina e vigile attesa”. E tuttavia si è voluto a tutti i costi far passare il Covid per una calamità paragonabile alla influenza spagnola, che in Italia di morti ne fece 600mila su una popolazione di appena 40 milioni. Le conseguenze sono note: economia in ginocchio, imprese chiuse, aumento della povertà, persone terrorizzate che ancora oggi, dopo tre anni, vanno in giro con la mascherina.

Il paradosso è che per salvarci dal Covid richiamo di farci ammazzare dal vaccino. La trasmissione Fuori dal coro in onda su Rete 4 il 21 Marzo scorso ha fatto uno scoop, rivelando che l’ordine di scuderia all’interno dell’Aifa è stato di minimizzare i rischi del vaccino che doveva essere molto sicuro, nonostante si fossero già verificati i primi decessi tra gli anziani e fosse in corso la massiccia campagna di immunizzazione diretta proprio agli anziani e ai soggetti fragili. Peccato che l’efficacia per i soggetti fragili non sia mai stata provata da alcuno studio scientifico. Tanto è vero che in uno dei documenti mostrati durante la trasmissione la frase ”elevata efficacia” riferita alla vaccinazione è stata depennata mentre a fianco è stata apposta in rosso la frase: «Attenzione! I pazienti fragili rientrano nelle popolazioni non studiate» allegando perfino la parte del documento della Pfizer che dichiarava proprio questo. Quindi all’Aifa erano consapevoli che stavano vaccinando le persone più a rischio senza alcuna certezza sulla efficacia e sicurezza dei sieri inoculati. [La Verità 22 marzo 2023].

Sempre in materia sicurezza, mentre le “virostar” – i vari Crisanti, Burioni, Galli, Bassetti, Viola e Capua – profumatamente remunerate per le loro comparsate in video, minimizzavano costantemente rischi e danni da vaccino, all’Aifa sbianchettavano i dati relativi alle reazioni avverse, ben 2011 dopo la seconda dose di AstraZeneca, 348 di Pfizer e 121 di Moderna. Stessa sorte per i report provenienti dalle Regioni, che segnalavano effetti avversi in numero molto superiore a quelli “ufficiali”, e per questo occultati destinandoli al solo uso interno.

La frenesia vaccinale intanto cresceva. Dopo gli anziani e i soggetti a rischio toccò ai bambini; perfino quelli da sei mesi in su e questo nonostante fosse evidente che i giovanissimi non si ammalavano; ma guai a farlo notare perché in tal caso si era subito bollati come no vax. Pure Giorgia Meloni, che espresse dubbi sulla necessità di sottoporre i figli all’iniezione, fu ferocemente attaccata. Anche in questo caso non mancarono “medici” che si prestarono a terrorizzare i genitori spingendoli al vaccino ma un recente studio del Karolinska Institutet della università di Berna (Svizzera), Oslo (Svezia) e Linköping University (Svezia) dimostra che il comune raffreddore ha aumentato la risposta immunitaria dei bambini dai 2 ai 6 anni i quali infatti si sono ammalati meno e in maniera assai meno grave. Quindi, i genitori sono stati indotti dalle Cassandre ad esporre inutilmente i figli al pericolo rappresentato da un farmaco non sperimentato. Non solo, ma l’uso abnorme di mascherine e la chiusura delle scuole ha esposto i piccoli al gap immunitario: per proteggerli dal Covid, al quale erano immuni, si sono resi vulnerabili ad altri virus che hanno causato emergenze e ingorghi negli ospedali [La Verità 22 marzo 2023].

Se si fa un rapido conto sul numero dei vaccini acquistati – solamente in Italia 300 milioni di dosi – e il costo unitario ci si rende conto del giro di miliardi generato dal Covid e dunque del perché ci si sia dati tanto da fare per impaurire la popolazione convincendola a subire ogni sorta di sopruso, di sacrificio e soprattutto a ricorrere in massa all’iniezione salvifica; e non una, ma bensì due, tre e magari quattro volte. Illuminante sapere che nel 2018 i finanziamenti della Pfizer elargiti in Italia a enti pubblici e privati, ad associazioni di pediatri, cardiologi, università sono stati circa 100mila euro e che nel 2020-2021 hanno superato i 10 milioni. [La Verità 27 Marzo 2023]. Una pioggia di soldi che ha beneficiato proprio coloro che durante la pandemia hanno avuto maggiore visibilità mediatica. Alla faccia della indipendenza e della infallibilità della scienza.

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