Radicali indù assaltano i templi cattolici di Delhi

di Angelica La Rosa

APPARTENGONO AL PARTITO DI GOVERNO E CHIEDONO LA CHIUSURA DELLE CHIESE

Diversi gruppi estremisti indù, legati all’ala nazionalista del partito Bjp, hanno recentemente preso d’assalto due chiese cattoliche appartenenti all’arcidiocesi di Delhi.

In uno degli assalti è stato aggredito il sacerdote che officiava la messa. Questi gruppi sono legati alla stessa Chiesa locale che è stata visitata dal primo ministro Narendra Modi, membro del suddetto partito politico, durante l’ultima celebrazione pasquale.

L’ultimo episodio di attacco e minaccia contro la minoranza cristiana in India è avvenuto domenica 4 giugno presso la chiesa di St. Joseph Vaz, situata a Kherki Daula, un quartiere alla periferia della città di Gurgaon, nell’area metropolitana di Delhi.

Come riportato da AsiaNews, il portavoce dell’arcidiocesi Shashi Dharan ha rivelato gli eventi avvenuti dopo la messa domenicale spiegando che “un gruppo di 20-25 persone è arrivato in bicicletta e in macchina, indossando sciarpe color zafferano e portando tridenti e spade. Hanno minacciato e picchiato il prete e due cattolici che gli parlavano. Gli estremisti hanno dato due settimane per chiudere la chiesa”.

Il tempio, aperto nel 2021 su un terreno in affitto, accoglie circa 40 famiglie cattoliche di lingua hindi e 25 famiglie di lingua inglese. Dharan ha spiegato che il proprietario del terreno ha chiesto all’arcidiocesi di sgomberare il luogo a causa delle minacce ricevute dai radicali indù.

Pochi giorni prima una delegazione dell’arcidiocesi si era trasferita a Farrukh Nagar, altra cittadina del distretto di Gurgaon, dopo essere stata convocata dal capo della polizia per discutere una denuncia presentata da alcuni leader locali in merito a un tempio costruito nel 2020, per prendersi cura di sette famiglie cattoliche.

All’incontro erano presenti i capi di cinque villaggi, che hanno discusso con la delegazione della Chiesa cattolica sulla possibilità di costruire un tempio in quella zona. Alla stazione di polizia si sono presentate anche circa 300 persone appartenenti a gruppi nazionalisti indù.

In questo clima teso, che si estende dal Manipur all’Haryana e attraverso il Madhya Pradesh, l’arcivescovo Andrews Thazhath di Trichur, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), ha incontrato domenica scorsa a Kochi, in Kerala, il ministro dell’Interno indiano Amit Shah. Durante l’incontro, l’Arcivescovo ha espresso la preoccupazione dei cristiani indiani per le sfide e i problemi che stanno affrontando in alcune parti del Paese, citando in particolare gli attentati nel Manipur.

Il ministro, da parte sua, ha riferito sui risultati della missione a Imphal e ha assicurato i suoi sforzi per mantenere la pace. Quando mons. Thazhath ha citato episodi specifici, come il bullismo in corso contro le scuole del Madhya Pradesh, il ministro ha promesso di esaminare la questione e prendere le misure necessarie per il bene del Paese.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments