Mons. Munilla: “la Chiesa non può benedire le unioni omosex, né oggi né mai”

di Angelica La Rosa 

QUESTO DIVIETO NON PUÒ ESSERE CAMBIATO DA UN SINODO, DA UN CONCILIO O DA UN PAPA

Attraverso un video della durata di poco più di mezz’ora sul suo canale YouTube “Confido in te”, Mons. José Ignacio Munilla, vescovo di Orihuela-Alicante, ha cercato di spiegare perché la Chiesa non può dare una benedizione alle coppie omosessuali.

“La Chiesa non può benedire le unioni omosessuali, né oggi né mai”, ha detto Mons. Munilla.

La polemica sul possibile cambio di opinione su questo tema è nata in seno al Dicastero per la Dottrina della Fede. Il suo nuovo cardinale prefetto, che è monsignor Víctor Manuel Fernández, ha fatto una dichiarazione – riguardo alla possibilità che la Chiesa possa impartire benedizioni omosessuali – diversa da quella fatta due anni fa dal cardinale Ladaria. Il problema è che entrambe le dichiarazioni hanno ricevuto la benedizione di Papa Francesco. Così si è generata una certa polemica.

Il vescovo Munilla ha spiegato che “la Chiesa ricorda che Dio stesso non smette di benedire ciascuno dei suoi figli, pellegrini in questo mondo, perché per Lui siamo più importanti di tutti i peccati che possiamo commettere. Ma non benedice, né può, benedire il peccato”.

Il vescovo ha avvertito che non può esserci opposizione tra verità e carità, ammettendo che l’operazione della grazia di Dio nel credente che si allontana dal peccato può richiedere tempo, ma deve sempre andare nella giusta direzione. “Dio è paziente e presuppone che il nostro cammino sia lento, ma evidentemente Dio non può benedire una strada che va nella direzione sbagliata, che allora è come se ci mentisse, come se non ci amasse veramente, come se Lui non ci ha voluto bene. Dio non può benedire una relazione che va nella direzione sbagliata”.

Mons. José Ignacio Munilla ha  spiegato poi la dottrina della Chiesa sull’omosessualità, ricordando che la semplice tendenza non è di per sé un peccato, ma avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso lo è.

Il prelato ha avvertito che “non solo le unioni omosessuali non possono ricevere quella benedizione, ma anche altri tipi di relazioni che, anche se non sono omosessuali, non possono ricevere quella benedizione”. Facendo questo esempio: “immagina che qualcuno dica: guarda, mi sono innamorato della mia segretaria, vengo affinché tu possa benedire il mio rapporto con la mia segretaria e io ho già smesso di amare mia moglie e l’ho abbandonata. Non posso benedire quell’unione con la segretaria, perché è contraria al disegno di Dio, alla vocazione che avete dato al matrimonio”.

Come seconda ragione per non dare la benedizione alle coppie oomosessuali il vescovo ha iindicato un secondo motivo che spiega il no alla benedizione delle unioni omosessuali. “Qual è il piano di Dio riguardo all’amore coniugale? È l’unione di un uomo con una donna, aperta alla trasmissione della vita, unione stabile per sempre. Questo è il disegno di Dio. In realtà, quel disegno non si realizza in un’unione omosessuale. L’unione di un uomo e di una donna aperti alla trasmissione della vita non avviene in un’unione omosessuale, motivo per cui non possono ricevere quella benedizione”.

Alla domanda se un sinodo o il Papa possono cambiare questa dottrina, il vescovo di Orihuela-Alicante ha risposto di no. “Non può venire un sinodo a cambiarlo, non può venire un concilio a cambiarlo, non può venire il prossimo Papa a cambiarlo”.

Don José IIgnacio ha aaffrontato anche la questione della risposta del Papa ai dubia sollevati in prima istanza da cinque cardinali.

Questo il video integrale in lingua spagnola:

 

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