“Presepe Lgbt”: il vescovo di Avellino avrà il coraggio di prendere provvedimenti?

di Toni Brandi

PRESE LGBT, PRO VITA E FAMIGLIA: BLASFEMO, VEICOLA COMPRAVENDITA DI BAMBINI

È pericoloso, oltre che vergognoso e blasfemo, il presepe Lgbt allestito a Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino, dove nella chiesa dei santi Pietro e Paolo il parroco, don Vitaliano Della Sala, ha inscenato la natività con due mamme.

Non solo contravviene a qualsiasi insegnamento della Chiesa, al Magistero, alla Dottrina e al Catechismo della Chiesa Cattolica, ma da un punto di vista culturale si vogliono così “santificare” pratiche illegali in Italia, come la vendita dei gameti e la compravendita di bambini e si annulla la figura paterna, proprio come vogliono fare le lobby arcobaleno.

Oggi “due mamme”, e domani? Ci saranno “due papà” o due transgender che si “percepiscono” donne in un presepe che vuole così legittimare l’utero in affitto?

Ci chiediamo se il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, sia al corrente di tutto ciò e ci aspettiamo provvedimenti immediati.

Ne va del rispetto di migliaia di fedeli e ricordiamo che tutti gli ultimi Pontefici si sono sempre espressi contro il gender e hanno sempre ribadito che l’istituzione famiglia è solo quella formata da una mamma e da un papà.

* Presidente di Pro Vita & Famiglia onlus

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Il gender non riconosce la Creazione
È solo come “loro” la percepiscono.
L’uomo, nudo alla meta, segue l’umore della giornata.solo.