Una strada (piazza o giardino) alla memoria di Chiara Corbella Petrillo

a cura della Redazione 

LA GIOVANE SPOSA E MADRE ROMANA PROCLAMATA SERVA DI DIO DALLA CHIESA CATTOLICA NEL 2018

«Ci riempie di gioia l’approvazione in Assemblea capitolina della mozione di Fratelli d’Italia che impegna il sindaco di Roma Gualtieri e la Giunta a intitolare una strada, una piazza o un giardino alla memoria di Chiara Corbella Petrillo, giovane sposa e madre romana proclamata Serva di Dio dalla Chiesa Cattolica nel 2018 e per la quale è stata aperta la causa di beatificazione». Così in una nota il capogruppo FdI in Assemblea capitolina, Giovanni Quarzo, e i consiglieri Francesca Barbato, Stefano Erbaggi, Mariacristina Masi, Rachele Mussolini e Federico Rocca.

«Ringraziamo tutti i colleghi consiglieri per la loro sensibilità e per aver deciso di raccogliere il nostro invito, e rendere così omaggio a una donna straordinaria, diventata per molti un modello di speranza e un esempio di amore per la vita e la famiglia – aggiungono – Un voto che arriva a pochi giorni dall’undicesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 13 giugno 2012. Ora seguiremo con grande attenzione l’iter per l’intitolazione e ci auguriamo che questo obiettivo possa essere raggiunto quanto prima, anche in vista della celebrazione del Giubileo del 2025».

Chiara Corbella Petrillo, dopo il matrimonio nel 2008, rimase subito incinta ma purtroppo alla bambina venne diagnosticata, fin dalle prime ecografie, un’anencefalia. Gli sposi accolsero Maria Grazia Letizia, che morì mezz’ora dopo il parto. Qualche mese più tardi Chiara ed Enrico Petrillo ebbero un altro figlio, Davide Giovanni, che scoprirono essere privo delle gambe e affetto da gravi malformazioni. Anche in questo caso i giovani sposi accolsero con amore il loro secondo figlio, che morì poco dopo la nascita. La terza gravidanza non mostrò problemi, ma al quinto mese di gravidanza Chiara scoprì di avere un carcinoma alla lingua. Nonostante questa drammatica notizia la coppia non si scoraggiò e difese la vita del piccolo Francesco, anche se questo comportò dei rischi per la mamma, che solo dopo il parto cominciò a ricevere le cure. Francesco fu salvo, ma Chiara morì il 13 giugno 2012. Nel 2018, la Chiesa cattolica ha aperto per lei la causa di beatificazione.

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