Il codice di Camaldoli e l’educazione

di Vincenzo Silvestrelli

L’EDUCAZIONE È UN FATTORE DECISIVO PER IL MANTENIMENTO DI CONTESTI SOCIALI IN CUI SI PROMUOVA LO SVILUPPO E LA TUTELA DELLA PERSONA

Il codice di Camaldoli si occupò anche della educazione, fattore decisivo per il mantenimento di contesti sociali in cui si promuova lo sviluppo e la tutela della persona. In particolare il codice ricorda il diritto naturale della famiglia nella educazione dei figli.

Il codice recita” L’istruzione consiste nell’insegnamento dei diversi rami della cultura e ha come scopo lo sviluppo dell’intelligenza e delle capacità artistiche e tecniche dell’uomo.
Data l’importanza essenziale che ha per ogni ordine sociale l’educazione e l’istruzione della gioventù, la scuola, che ne è l’organo normale, deve armonicamente dipendere dalla famiglia, dalla Chiesa e dallo Stato. “

Il codice riprende l’insegnamento contenuto della lettera enciclica di Pio XI “DIVINI ILLIUS MAGISTRI” del 1929 in cui si chiedeva l’attenzione al diritto originario della famiglia alla educazione dei figli che però in questo ambito poteva contare sull’aiuto della Chiesa e dello Stato, ordinamenti ambedue interessati e competenti nella formazione delle future generazioni. L’educazione è infatti elemento fondamentale per assicurare l’armonico sviluppo della società e la realizzazione dei fini di ogni persona sia nell’ambito naturale che in quello soprannaturale. Per il Codice di Camaldoli infatti l’uomo non è solo un “ingranaggio”sociale me un essere destinato a fini che trascendono la vita naturale.

Per realizzare queste finalità il Codice proponeva alcuni punti fondamentali.
“In un ordine sociale cristiano l’educazione, avendo come soggetto la persona umana, deve accordarsi colla natura e fine di essa: Quindi ogni sistema educativo che ignora o viola tale natura e fine della persona umana, proponendo come fine esclusivo la formazione dell’uomo per se stesso e dell’uomo per qualunque collettività (classe, razza, nazione, Stato, umanità) è da rigettarsi come essenzialmente errato.”

Si rigettava quindi la visione della scuola come strumento per imporre ideologie. Era un tema particolarmente sentito nel periodo del regime fascista ma che conserva anche oggi una completa attualità. Oggi l’ideologia è quella del politicamente corretto, che sotto un apparente umanitarismo, vuole imporre visione distorte e spesso finalizzate ad interessi ideologici e/o economici contrari alla dignità della persona e alla libertà di educazione.

In questo settore l’azione politica dei cattolici e della Democrazia Cristiana è stata insufficiente, soprattutto nella mancata realizzazione di un sistema scolastico in cui, pur all’interno di una collaborazione con lo Stato, fosse garantita, anche attraverso contributi statali, la possibilità di creare scuole paritarie. Probabilmente questa mancata attenzione fu dovuta al fatto che si ritenne sufficiente il controllo della struttura dello Stato. on questo garantire un sistema educativo non contrario alla dignità della persona. Fu una visione insufficiente perché la libertà di educazione è un principio che non può dipendere dalle mutevoli maggioranze politiche.

 

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