Una religione che non riconosca Gesù come Dio non è vera

di don Ruggero Gorletti 

LUNEDÌ DELLA SESTA SETTIMANA DEL TEMPO DI PASQUA

Dal vangelo secondo Giovanni 15,26 – 16,4

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

 

COMMENTO

 

«Viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio». Sembra di leggere le cronache dei nostri giorni, quando leggiamo dei cristiani perseguitati dai musulmani in Medio Oriente, in Pakistan, in Nigeria, ma anche dei cristiani perseguitati dagli Indù in India e in tante altre parti del mondo. Cosa muove queste persone a perseguitare i cristiani, che di solito sono persone pacifiche e inoffensive? Le parole di Gesù sono chiare: «Faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me ». Spesso i cristiani sono perseguitati dai credenti di altre religioni. Teniamo conto di una cosa: una religione che non riconosca Gesù come Dio non può essere una religione vera, e se non è una religione vera, non può che essere una religione falsa. Talvolta nelle false religioni troviamo qualcosa di buono, qualcosa di vero. Le cose vere e buone che troviamo nelle false religioni però non sono luci di verità, ma sono serve dell’errore, perché ci inducono a pensare che tutto ciò che questa religione professa sia vero e buono. E non è così.

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