Pillole di contro-informazione cattolica su RPL: i nostri ultimi articoli di politica e cultura

DOPO LA PAUSA DI LUGLIO RIPRENDONO GLI APPUNTAMENTI SETTIMANALI DI INFORMAZIONE CATTOLICA SU RPL (RADIO PADANIA LIBERA). GRAZIE ALL’OSPITALITÀ DEL CONDUTTORE DI “POTERE AL POPOLO” SAMMY VARIN, IL CONDIRETTORE GIUSEPPE BRIENZA HA PASSATO IERI IN RASSEGNA ALCUNI DEGLI ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI SULLA NOSTRA TESTATA. SI VA DAL COMMENTO ALLA C.D. RIFORMA CARTABIA, ALLE IPOTESI D’INCOSTITUZIONALITÀ DEL DECRETO GREEN PASS, DALLE INTERVISTE AI VESCOVI URSO E RENNA SU TEMATICHE SOCIALI, ALLA RECENSIONE DEL LIBRO-AUTOBIOGRAFICO DI MARIANGELA CALCAGNO “FUGGITA DA SATANA

Di Giuseppe Brienza

Nelle ultime settimane stiamo più volte ricordando sulla nostra testata un tema che, ci auguriamo, in autunno sarà sotto i riflettori dei media, ovvero le riforme necessarie per la giustizia italiana. Questo perché, come ho scritto su Informazione Cattolica, la c.d. riforma Cartabia poco o nulla ha a che vedere con la “giustizia giusta”. Qualcuno la considera un “primo passo” per la riforma complessiva del sistema ma, non sia mai, che possa diminuire l’impegno per la promozione dei 6 referendum proposti dalla Lega e dal Partito Radicale di Maurizio Turco (si badi bene, un partito che non ha più niente a che fare con Emma Bonino!).

Solamente con questi 6 quesiti, infatti, se come ci auguriamo saranno sottoposti agli elettori che voteranno altrettanti , si potrà porre fine al correntismo nella magistratura garantendo il ripristino dello “Stato di diritto” nel nostro Paese.

Stato di diritto che certo non è rispettato dalle normative sul Green Pass, introdotto con il decreto-legge n. 105 del 2021. Non a caso, sulle nostre colonne digitali, il costituzionalista dell’Università di Cassino Vincenzo Baldini, ha scritto che con il Certificato Verde «il neo-centralismo governativo viene giustificato in nome del Covid». Il prof. Baldini si è quindi chiesto quanto ammonterà sul bilancio di una famiglia media la spera per tamponi di uno o più figli universitari non vaccinati.

Una pronuncia che ha anticipato il recente documento di ben 25 pagine, redatto dall’Osservatorio Permanente per la Legalità Costituzionale, sul dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del c.d. Decreto Green Pass.

Rimanendo in tema di vaccini, l’avvocato Dalila di Dio ha rilevato, con tono sarcastico, che non abbiamo più nulla da invidiare alla monarchia britannica: in Italia, infatti, il “nobile” vaccinato è diventato guida morale della Nazione. Sulla stessa lunghezza d’onda Gian Piero Bonfanti nell’articolo dal titolo “Divide et impera, solo chi è distratto non si accorge dell’inganno

Lorenzo Capellini Mion ci ha ricordato che presto chi avrà fatto tre dosi di vaccino se la prenderà con chi si è fermato a due… perché non hanno il coraggio di rendere i vaccini obbligatori, essendo troppo comodo far firmare le liberatorie attraverso l’ignoranza selettiva e la coercizione…

Inoltre, come ha scritto Angelica La Rosa, anche certi preti e laici, terrorizzati dall’infodemia, arrivano a spararle veramente grosse. Si è aperto infatti un dibattito incredibile tra chi vuole fare pagare le spese mediche ai non vaccinati in caso di contagio e chi, giustamente, ritiene una tale affermazione di una ingiustizia, se non stupidità (nel senso etimologico del termine) estrema…

Non a caso la nostra Maria Bigazzi ha scritto che non serve a niente riempirsi la bocca con il “diritto alla salute” se… in Italia domina la cattiva informazione, che continua a imporre le sue liturgie del terrore sanitario e a voler affermare una “verità” unilaterale e arbitraria anche sul Covid-19.

Come falso è il Transumanesimo, l’ideologia del Terzo Millennio che, ha sottolineato Matteo Castagna, rivendicando l’uso incondizionato della tecnologia, propone una dottrina disumana e assurda. «La tecnica, al cui servizio vi è il capitale, domina persino l’antico “dio danaro”», ha scritto Davide Febi, ricordando che la prima nemica della fede e della libertà è proprio la paura.

Un altro pericolo attuale è il relativismo. Non a caso l’Arcivescovo emerito di Ragusa Paolo Urso, intervistato da Bruno Volpe, ha detto che dalla negazione di ogni verità discendono conseguenze deleterie per tutta la società. «Il relativismo – ha dichiarato infatti mons. Urso – è una falsa libertà, spesso irresponsabile, un pericoloso modo di pensare e vivere senza punti fermi che sfocia nella liquidità».

Un altro vescovo, invece, monsignor Luigi Renna, ha preso posizione in merito alla terribile piaga dei morti sul lavoro. «Non si mettano a rischio vita o salute dei lavoratori per risparmiare”, ha ammonito il vescovo di Cerignola, che è anche presidente della Commissione Nazionale Pastorale Sociale e del Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Il nostro commentatore politico Diego Torre, attraverso un articolo scritto all’indomani della chiusura delle Olimpiadi di Tokio, ha voluto ricordare a Giovanni Malagò, Presidente del Coni, che «nello sport razzismo e antirazzismo, ideologie e nazionalismi non devono entrare», mentre Matteo Impagnatiello, parlando di Università, ha definito anacronistico il numero chiuso dei corsi di laurea, invitando a superare il metodo dei test di ammissione alle facoltà.

Infine, siamo ritornati su un tema delicato, affrontato dall’esorcista p. Cesare Truqui, dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA) di Roma, intervistato da Bruno Volpe. Questo sacerdote, appartenente alla congregazione dei Legionari di Cristo, ci ha chiarito che «è uno sbaglio leggere epidemie, terremoti, catastrofi naturali quali segni satanici», compresa l’attuale “pandemia”, quindi. Certo, senza negare che l’influenza del demonio sull’uomo e il satanismo in generale sono all’origine di tanti sconvolgimenti, ma esclusivamente spirituali e sociali. Tanto è vero che Sara Deodati, in una recensione dal titolo “Quando un abbraccio ti cambia la vita: la storia di Michela fuggita da Satana”, ci ha parlato del libro, appena rieditato dall’Editrice ShalomFuggita da Satana”, che riporta la testimonianza di una affermata professionista che, al culmine di una ricca carriera professionale, si ritrova davanti al male fino ad entrare in una setta satanica.

Sull’orlo dell’abisso (era stata incaricata di uccidere a sangue freddo la fondatrice di una comunità cattolica che si occupa di recuperare gli sbandati di ogni tipo), la giovane donna verrà “stravolta” da un abbraccio che le salverà la vita facendole finalmente incontrare la Fede. Fede che ha abbracciato totalmente, fino al martirio, San Massimiliano Maria Kolbe, il francescano polacco che si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame nel campo di concentramento di Auschwitz, che festeggiamo il 14 agosto.

Fra le varie importanti eredità e insegnamenti che ci ha lasciato questo martire, come scrive Diego Torre, c’è anche quello di aver capito come la Massoneria è «un esercito organizzato che vuole distruggere il cattolicesimo» e, quindi, anche qualsiasi società a misura d’uomo e secondo il piano di Dio.

Padre Kolbe ci ricorda una verità apparentemente semplice, ovvero che a tali organizzazioni il cristiano si deve opporre, con tutte le sue forze: altro che filantropia!

Per ascoltare l’audio dell’intervento andato in onda su RPL cliccare qui.

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